Recentemente anche in Odontoiatria si è incominciato a parlare si sostenibilità. In particolare l’FDI, la Federazione Mondiale che rappresenta gli Odontoiatri di 133 Nazioni, ha evidenziato tre obiettivi:
1. Aumentare la consapevolezza di implementare le azioni sostenibile in campo odontoiatrico
2. Sviluppare una guida per i professionisti della salute orale per identificare queste azioni
3. Condurre una revisione della letteratura scientifica per valutare l’attuale stato dell’arte in materia.
Incominciamo a pensare all’igiene orale.
Quanti spazzolini di plastica buttiamo ogni anno?
Gli spazzolini sono di plastica e devono essere sostituiti ogni 3 mesi circa. Gli spazzolini che troviamo in commercio hanno solitamente il manico in plastica e le setole in nylon e non si riciclano. Infatti, gli spazzolini vanno smaltiti nei rifiuti dell’indifferenziata, non nella plastica. Le cose non migliorano di molto quando si guarda agli spazzolini elettrici, anch’essi in plastica, anch’essi con parti da cambiare regolarmente; a questo si somma il fatto che molti modelli abbisognano di batterie, le quali a loro volta finiscono tra i rifiuti. Ad oggi incominciano a diffondersi gli spazzolini in bambù oppure in bioplastica che permettono di ridurre l’impatto sull’ambiente. Inoltre ci sono in commercio spazzolini a cui è possibile sostituire solo la testina riutilizzando il manico. Nel caso degli spazzolini in bambù il manico può essere gettato nell’umido o riutilizzato creativamente per altre funzioni in casa, ad esempio come marcatore per piante. Le setole vanno rimosse con una pinzetta ed inserite in un ecobrick (una bottiglia di plastica vuota da riempire con le piccole plastiche monouso).
Non va meglio con il dentifricio … a parte il tappo che va sicuramente nella plastica. Si tratta a tutti gli effetti di un imballaggio e, quindi, il bidone in cui conferirlo dipenderà strettamente dal materiale in cui è realizzato. Nella maggior parte dei casi, i tubetti di dentifricio sono in plastica, il bidone corretto è, quindi, quello della plastica. Ci potrebbe però capitare di ritrovarci tra le mani imballaggi in alluminio da conferire, quindi, nell’apposito bidone della plastica o del vetro in base alle regole applicate nel comune di residenza. Dall’industria le proposta dell’imballaggio riciclabile e biodegradabile per la pasta del dentifricio.
Infine attenzione al risparmio dell’acqua. Non è necessario bagnare lo spazzolino prima di lavarsi i denti e non bisogna risciacquare la bocca dopo aver utilizzato aver lavato i denti e utilizzato il collutorio per 60 secondi senza diluirlo.
Questo è ciò che l’odontoiatra deve promuovere riguardo l’igiene orale domiciliare, poi ci sono azioni che possono essere messe in campo nel setting odontoiatrico, come la riduzione della carta e degli acquisti, favorendo il flusso digitale del lavoro, la scelta di materiali più sostenibili dal punto di vista dello smaltimento, il risparmio energetico e l’utilizzo di forme di energia alternativa. Inoltre deve essere ridotto il numero degli appuntamenti programmando più prestazioni nella stessa seduta e, quando possibile, interventi su più componenti della famiglia nella stessa giornata per ridurre l’emissione di gas inquinanti legati ai mezzi di trasporto utilizzati per recarsi allo studio dentistico e promuovere a tal fine l’utilizzo della bicicletta. Possono essere implementate tecniche di virtual care e telemedicina per favorire l’interazione a distanza medico paziente.
Laddove ce ne sia la possibilità prevedere un’area verde esterna scegliendo piante native, che possano creare un ambiente ospitale per gli insetti utili, evitando di usare pesticidi, fertilizzanti e fungicidi.
Infine due punti cardine della sostenibilità in odontoiatria sono l’attenzione nella prescrizione degli antibiotici per ridurre il crescente fenomeno dell’antobiotico-resistenza e la prevenzione per ridurre la necessità di cure e l’utilizzo dei farmaco. Per quanto riguarda la relazione con la salute orale, la letteratura scientifica riporta l’associazione tra parodontopatie e alcune condizioni quali patologie cardiovascolari, respiratorie, diabete, artrite reumatoide ed esiti di gravidanza. digitale: il vostro sorriso è il nostro miglior risultato.
Prof.sa Marzia Segù
Professore Associato
Università degli Studi di Parma