Quelle macchioline nere sui denti: le black stains

Capita spesso che, durante la pulizia dei denti dei bambini, i genitori notino delle strane striature o puntini neri vicino alle gengive, soprattutto sugli incisivi. La prima preoccupazione è che si tratti di carie o di una scarsa igiene orale. In realtà non è così: quelle macchie hanno un nome preciso, black stains, e non sono pericolose.

Che cosa sono le black stains

Le black stains sono delle pigmentazioni che compaiono soprattutto nei bambini e nei ragazzi, anche se a volte interessano anche gli adulti.
Si presentano come una linea scura lungo il margine gengivale oppure come tanti puntini nerastri che “decorano” lo smalto.
A differenza delle macchie causate da caffè, tè, vino rosso o sigarette, queste:
• non hanno a che fare con quello che mangiamo o beviamo,
• non dipendono da una scarsa igiene,
• possono tornare anche dopo una pulizia professionale, con frequenza diversa da persona a persona.

Perché si formano?

Le cause non sono ancora del tutto note, ma gli esperti chiamano in causa i cosiddetti batteri cromogeni. Questi microrganismi hanno la capacità di produrre pigmenti scuri. In presenza di ferro – che può derivare dalla saliva, da alcuni alimenti o dagli integratori – creano dei composti che si depositano sui denti, lasciando le tipiche striature nere.

Sono dannose?

No, assolutamente. Le black stains non intaccano lo smalto, non rovinano le gengive e non sono un segnale di carie.
Anzi, diversi studi hanno osservato che i bambini con queste macchie hanno in media meno carie rispetto agli altri coetanei. Questo perché il particolare equilibrio dei batteri presenti nella loro bocca sembra rendere più difficile l’insediamento dei batteri responsabili delle lesioni cariose.
In altre parole: esteticamente possono dare fastidio, ma non sono un rischio per la salute, e in certi casi potrebbero addirittura essere una sorta di protezione naturale contro la carie.

Come si eliminano?

La rimozione è semplice e avviene nello studio dentistico durante la seduta di igiene professionale.
L’igienista dentale utilizza strumenti delicati o tecniche come l’air-polishing per togliere le pigmentazioni senza danneggiare lo smalto.
Va però ricordato che le black stains tendono a riformarsi periodicamente: non si tratta quindi di un risultato permanente. Per questo è utile programmare controlli regolari per mantenere il sorriso pulito e brillante.

Si possono prevenire?

Purtroppo non esiste un metodo sicuro per evitarle del tutto. Alcuni accorgimenti, però, possono ridurne la comparsa:
• una buona igiene quotidiana con spazzolino e dentifricio al fluoro,
• visite periodiche dal dentista o dall’igienista dentale,
• evitare integratori di ferro non necessari, sempre sotto consiglio medico.

In conclusione

Le black stains non sono una malattia, non indicano scarsa pulizia e non devono spaventare posssono essere gestite facilmente con le sedute di igiene orale.